La storia della presenza umana in Sardegna comincia nel Paleolitico inferiore, come testimonia il rinvenimento di oggetti in pietra databili tra 450.000 e 120.000 anni fa.
Si tratta di oggetti in selce e quarzite provenienti dalla regione settentrionale dell'Anglona, dalle località di Giuanne Malteddu, Interiscias, Laerru, Preideru e Rio Altana. Si tratta di circa seicento oggetti, fra cui becchi, bulini, grattatoi, punte, raschiatoi, inquadrabili tipologicamente nelle industrie litiche classificate coi nomi di clactoniano e tayaziano. Con l'espressione industria litica si intende l'insieme delle tecniche e delle attività attraverso cui un gruppo umano trasforma le materie prime per ottenere degli oggetti. A produrre questo genere di manufatti furono probabilmente individui appartenenti alla specie Homo erectus.
Un ulteriore rinvenimento che merita di essere segnalato è quello avvenuto nella grotta Nurighe di Cheremule, nel Logudoro. Una falange umana completa del pollice con datazione proposta di 250.000/300.000 anni avanti Cristo.
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Autore : Segre, Aldo Giacomo
Autore : Segre, Aldo Giacomo
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