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Alghero, Casa De Ferrera

Alghero, Casa De Ferrera

Alghero, Casa De Ferrera

Alghero è su un lembo di terra circondato dal mare, lungo la cosiddetta "Riviera del Corallo". A vocazione turistica, è nota per le spiagge di sabbia bianchissima oltre che per la lunga pineta che parte dall'abitato e prosegue in direzione Porto Conte.
Casa De Ferrera prende il suo nome da Pedro De Ferrera, marchese di Bonvehì, potente feudatario che sconfisse nel 1436 Nicolò Doria. Utilizzata anche come residenza temporanea da Carlo V nel 1541, quando sostò due giorni ad Alghero, successivamente la casa passò alla famiglia Manca Guiso, marchesi D'Albis (da cui il nome Casa D'Albis); nel XIX secolo divenne proprietà del conte Maramaldo, poi dei De Arcayne. Dal 1960 è convertita in un condominio.
La facciata, rispondente alla tipologia del "palau" aragonese quattrocentesco, si sviluppa orizzontalmente in forme nitide e lineari, realizzata in conci di arenaria perfettamente squadrati. Si articola in tre ordini sovrapposti: al piano terra le aperture sono oramai rimaneggiate, salvaguardando i resti di due porte con i conci disposti a ventaglio ("dovelladas"); l'ingresso principale immetteva in un patio con scala scoperta e balconi continui ai piani superiori. Nel secondo ordine si aprono quattro bifore con archetti a tutto sesto scolpiti in un solo blocco, sorretto da colonnine; accanto a queste si collocano due monofore ad arco inflesso, impostato su piccoli capitelli decorati, simili a coevi esempi presenti nella vicina città di Sassari. Una cornice marcapiano scandisce lo spazio tra il secondo e il terzo piano; in quest'ultimo si trovano cinque finestre di fattura moderna, come moderno è il disegno del piano terra, con l'ingresso del palazzo affiancato da una serie di esercizi commerciali.

Storia degli studi
La lettura dell'edificio ha consentito a Renata Serra (1984), seguita da Aldo Sari (1990), di datare casa De Ferrera alla metà del XV secolo. Riprende i contributi precedenti la scheda nel volume di Francesca Segni Pulvirenti e Aldo Sari sull'architettura tardogotica e d'influsso rinascimentale in Sardegna (1994), che opera una descrizione puntuale del monumento, seguita dal recente volume di Luciano Deriu (2000).

Bibliografia
V. Angius, "Alghero", in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, I, Torino, G. Maspero, 1833, pp. 77-126;
A. Della Marmora, Itinerario dell'isola di Sardegna, Cagliari, Alagna, 1868, pp. 402-403;
R. Serra, "L'architettura sardo-catalana", in I Catalani in Sardegna, a cura di J. Carbonell-F. Manconi, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1984, pp. 125-154;
A. Sari, "L'architettura ad Alghero dal XV al XVII secolo", in Biblioteca Francescana Sarda, IV, 1990, pp. 175-240;
F. Segni Pulvirenti - A. Sari, Architettura tardogotica e d'influsso rinascimentale. Nuoro, Ilisso, 1994, scheda 29;
L. Deriu, Alghero, la città antica. Immagini e percorsi, Sassari, 2000, p. 47.

Tipologia Contenuti: Architettura civile

Provincia: Sassari

Comune: Alghero

Macro Area Territoriale: Nord Sardegna

CAP: 07041

Indirizzo: piazza Civica, 32

Aggiornamento

28/9/2023 - 10:58

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