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Cagliari, Area di vico III Lanusei

Cagliari, Area di vico III Lanusei

Cagliari, Area di vico III Lanusei

L'area è compresa nel quartiere storico di Villanova.
Durante le indagini archeologiche si sono individuati resti di edifici in blocchi di pietra squadrata, che si impostavano direttamente sulla roccia, utilizzati per un lungo arco di tempo a partire dall'età tardo-repubblicana. Il rinvenimento di numerose sepolture ad inumazione ed incinerazione databili alla prima età imperiale testimonia, inoltre, che il sito faceva parte dell'estesa necropoli E di Carales.
Nella prima metà del V secolo d.C. un settore dell'area fu livellato sino alla roccia, eliminando parte degli edifici di età repubblicana e distruggendo le tombe di età imperiale. Con i materiali recuperati dall'abbattimento delle strutture precedenti (blocchi squadrati, pietre, cippi funerari, sarcofagi) si costruì un nuovo edificio composto da tre ambienti, orientato N-N/O S-S/E, e realizzato con la tecnica a telaio (cioè con piedritti di grandi dimensioni intervallati da pietrame allettato con malta e terra). La struttura ebbe dapprima funzione abitativa e, successivamente, dopo una fase di abbandono, venne trasformata in mausoleo, assumendo, così, un ruolo funerario e cultuale.
Nel pavimento furono inserite quattro sepolture, tre delle quali attorniavano un altare, che fu costruito obliterando uno degli ingressi. Dai reperti recuperati nel piano delle tombe (resti di ossa animali, gusci di molluschi, frammenti di calici in vetro e di ceramica da mensa), si è dedotto che nel mausoleo, almeno sino alla metà del VI secolo d.C., si svolgevano libagioni in onore dei defunti (rituali funerari consistenti nel consumo di pasti e bevande presso le sepolture).
Nel deposito di terra che documenta la fase di abbandono dell'edificio, prima che un incendio lo distruggesse definitivamente, sono state recuperate alcune monete in bronzo databili al VII-VIII secolo d.C. e due valve di un piccolo stampo in pietra per la realizzazione di gioielli.
Sono stati, inoltre, rinvenuti numerosissimi manufatti ceramici, ma anche oggetti in vetro, osso, metallo, marmo e resti ossei animali, pertinenti ad un lunghissimo arco di tempo che va dall'età tardo-repubblicana all'Ottocento, che lasciano capire come l'area, dopo la distruzione dell'edificio, sia stata trasformata in una discarica, identificabile, forse, con il "montonargio" o "sterquilio de Jesus", di cui dicono i documenti del XVI secolo.

Storia degli scavi
La Soprintendenza ai Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano ha effettuato due campagne di scavo archeologico, curate da Donatella Mureddu, nel 1996 e nel 1997.

Bibliografia
D. Mureddu, "Nuove indagini archeologiche in Vico III Lanusei a Cagliari", in Insulae Christi. Il cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica e Baleari, a cura di P.G. Spanu, Oristano, S'Alvure, 2002, pp. 225-232;
D. Mureddu, "Cagliari: una matrice per gioielli dall'area di Vico III Lanusei", in Ai confini dell'impero. Storia, arte e archeologia della Sardegna bizantina, a cura di P. Corrias-S. Cosentino, Cagliari, M&T Sardegna, 2002, pp. 243-244;
Archeologia urbana a Cagliari. Scavi in vico III Lanusei (1996-1997), a cura di R. Martorelli-D. Mureddu, Cagliari 2005.

Come arrivare
Si percorre via Roma in direzione del colle di Bonaria e, al semaforo collocato all'altezza dell'Hotel Mediterraneo, si imbocca viale Cimitero. Oltrepassata la basilica di San Saturnino, si svolta a s. in via San Lucifero. Al semaforo alla fine di via San Lucifero si svolta a s. in via Sonnino. Si imbocca la seconda traversa a d. (via Lanusei) su cui si apre, a s., vico III Lanusei.

Tipologia Contenuti: Complesso archeologico
Archeologia

Fruibilità: sito non gestito

Provincia: Cagliari

Comune: Cagliari

Macro Area Territoriale: Sud Sardegna

CAP: 09125

Indirizzo: vico III Lanusei

Aggiornamento

19/10/2023 - 10:06

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