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La cassa barbaricina

La cassa barbaricina

La cassa barbaricina

La cosiddetta "cassa barbaricina", apribile dall'alto con ribalta, è intagliata esclusivamente sulla facciata ("mustra"): coperchio e sponde laterali sono trascurati. La ricca decorazione propone costantemente un pannello centrale contornato da cornice. Questa consta di traverse e montanti laterali, sorretti da un alto fascione sottostante, composto a sua volta da più traverse.
La cosiddetta "cassa barbaricina", apribile dall'alto con ribalta, è intagliata esclusivamente sulla facciata ("mustra"): coperchio e sponde laterali sono trascurati. La ricca decorazione propone costantemente un pannello centrale contornato da cornice. Questa consta di traverse e montanti laterali, sorretti da un alto fascione sottostante, composto a sua volta da più traverse. È curioso notare come dette fasce, che evitano agli spigoli di cornice la giunzione a novanta gradi (invece presente negli esemplari recenti), denuncino il loro essere originariamente spezzoni di tavole segate a misura con la messa in opera, nella lunghezza richiesta dal committente.

Anche il coperchio della cassa aveva il sottile bordo frontale istoriato con motivi geometrici. Se i fascioni di cornice presentavano invariabilmente il motivo continuo della "rosetta fenicia", quasi sempre divisa a metà, o una sorta di "mezze onde" desunte dai sarcofaghi marmorei d'epoca romana, la parte variata nel soggetto era senz'altro quella riservata al pannello centrale. Qui una limitata casistica di simboli, combinati o presi singolarmente, vi faceva bella "mostra": l'albero della vita con ai lati i due pavoni affrontati (col corpo picchiettato e la lunga coda a spirale oppure geometrica come nei [span lang="fr"]filet[/span]); la "rosetta fenicia", centrale e intera (spesso inclusa in un quadrato), o il motivo a clessidra uncinato alle basi; la mezza rosetta con una coda triangolare a formare una sorta di cometa. Questo tipo di cassa, prodotto nei centri della Barbagia di Belvì (Desulo, Tonara, Aritzo), nei cui territori abbonda la materia prima impiegata, il castagno, o della Barbagia di Ollolai (Fonni), o presso la vicina area del Mandrolisai (Isili), ha avuto una grande diffusione in tutto il territorio regionale anche in virtù di una vendita "porta a porta", curata dagli stessi artigiani intagliatori, che, col loro carico, soddisfacevano in loco le esigenze di ciascuno.

Aggiornamento

6/9/2023 - 02:05

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