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Mobili di stile rustico

Mobili di stile rustico

Mobili di stile rustico

La prassi dell'intaglio è migrata prepotentemente nel primo decennio del XX secolo su altri arredi lignei: tavoli, cornici, arredi completi reinterpretati in chiave "rustica" sarda (rinomati, per la qualità, quelli della Ditta Fratelli Clemente di Sassari). Addirittura le mattonelle ceramiche di pregio artistico erano commercializzate assieme alla cornice lignea "sarda tradizionale".
La prassi dell'intaglio è migrata prepotentemente nel primo decennio del XX secolo su altri arredi lignei: tavoli, cornici, arredi completi reinterpretati in chiave "rustica" sarda (rinomati, per la qualità d'esecuzione, quelli della Ditta Fratelli Clemente di Sassari). Addirittura le mattonelle ceramiche di artisti quali Federico Melis, Nino Siglienti, Edina Altara, erano commercializzate assieme alla cornice lignea "sarda tradizionale", eseguita perlopiù dalla bottega Cau di Cagliari. Di queste cornici, quasi sempre tinte di nero, molte presentano motivi tratti dalle casse tradizionali. Il secondo dopoguerra ha visto un calo d'interesse per la cassa sarda (vittima anch'essa del diffuso rifiuto del folklore), atteggiamento che ha favorito l'enorme richiesta di questo manufatto da parte della nuova utenza turistica che, spesso, smembrandola e disperdendola, ha destinato la parte intagliata della cassa a essere rifunzionalizzata come sportello di porta, anta d'armadio, pannello copritermosifone o mobile-bar a ribalta frontale (esempi soprattutto rintracciabili in Costa Smeralda).

Varianti di un certo interesse della cassa, ripensata negli anni cinquanta, sono quelli lasciatici dall'artista e designer Melkiorre Melis, con pannello frontale dipinto a colori a imitazione di un tessuto, e dall'architetto Ubaldo Badas, che ne propone un modello dai piedi allungati, sagomati con gusto tipico del dopoguerra, e con disegni a rilievo e intaglio sul fronte; un secondo modello di Badas vede direttamente sostituire il pannello frontale, un tempo intagliato, con un tessuto dai disegni tradizionali. Curioso inserimento che, abbattendo i costi di produzione, sposta la riflessione sull'analogia fra motivi tessuti e intagliati. Eugenio Tavolara, negli anni cinquanta, ha anche proposto taglieri da cucina ("tazeris") con un lato a motivi intagliati, cercando inoltre di affermare, recuperandone fogge e motivi, l'uso dei timbri lignei per il pane ("pintaderas").

Aggiornamento

6/9/2023 - 02:08

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