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Textil

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Die traditionelle Textilproduktion auf Sardinien ist eng mit den im Laufe der Jahrhunderte wichtigsten Produktionszweigen verbunden: Viehzucht und Landwirtschaft.
Historische Quellen belegen seit der Römerzeit die Existenz einer bedeutenden Textilindustrie, die sich über das gesamte Gebiet erstreckte, und vor allem die Quellen des 19. Jahrhunderts belegen eine tief verwurzelte und weit verbreitete Produktion auf Familienebene, auch wenn es in dem einen oder anderen Prozess nicht an „spezialisierten“ Frauen mangelte

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Tessitura
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Die Garne
Der Hauptrohstoff, der beim Weben verwendet wird, ist Schafwolle und in fast irrelevantem Umfang Ziegenwolle. Die Textilfasern pflanzlichen Ursprungs sind Flachs, Hanf und Baumwolle. Ein ganz besonderer Fall ist das Webe...
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Die Rahmen
Auf der Insel werden zwei Arten von Rahmen verwendet, der vertikale und der horizontale. Dem vertikalen Rahmen wird ein eher archaischer Ursprung zugeschrieben, auch aufgrund seiner extrem einfachen Struktur. Es kann jed...
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Webtechniken
Die Technik, die die auf dem vertikalen Webstuhl gewebten Artefakte auszeichnet, ist das Flachweben mit einer freiliegenden Textur. Es wird hergestellt, indem die Webfäden, die fest auf die Kettdrähte gedrückt werden, ei...
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Die Artefakte
Wenn der Überfluss des Rohstoffs Wolle die Menge der Stoffe rechtfertigen könnte, die in einem solchen Überfluss produziert wurden, dass sie seit der Römerzeit Gegenstand des Handels waren, reicht das nicht aus, um die g...
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Erkenntnisse

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Un'attività specializzata a livello familiare

La produzione tessile tradizionale in Sardegna è strettamente connessa a quelle che, nei secoli, sono state le principali attività produttive: l'allevamento e l'agricoltura. Le fonti storiche documentano, dall'età romana in poi, l'esistenza di una notevole attività tessile diffusa su tutto il territorio e soprattutto le fonti ottocentesche danno conto di una produzione radicata e diffusa a livello familiare, anche se non mancavano donne "specializzate" nell'una o nell'altra delle lavorazioni.I filati sono di origine animale - lana ovina e caprina, seta, bisso - o vegetale: lino, canapa, cotone. Per la colorazione si utilizzavano in origine piante locali. I telai erano di tipo orizzontale o di tipo verticale. Le tecniche sono varie, come pure la tipologia dei manufatti e dei motivi ornamentali, legati alla tradizione locale.Importanti raccolte di tessuti d'epoca fanno parte delle collezioni di numerose istituzioni pubbliche che le espongono in occasione di mostre temporanee. Sono esposte stabilmente le collezioni di alcuni Musei.BibliografiaG. U. Arata-G. Biasi, Arte sarda, Milano, 1935; A. Imeroni, Piccole industrie sarde, Milano-Roma, 1928;Il Museo Sanna di Sassari, Milano, 1986;Il Museo Etnografico di Nuoro, a cura di P. Piquereddu, Sassari, 1987;P. Loddo, Arte tessile in Sardegna. Simboli e ornati, Sassari, 1987;L. Degioannis, "I tessuti e i ricami", in Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Catalogo, II, Cagliari, 1990;G. Carta Mantiglia-A. Tavera , La seta in Sardegna, Nuoro, 1992;L. Degioannis, La tessitura tradizionale in Sardegna, Oristano, 1993;S. Masala, Nule. Aspetti di vita e cultura popolare, Nule, 1993;G. Carta Mantiglia "La produzione del bisso marino", in Pesca e pescatori in Sardegna. Mestieri del mare e delle acque interne, a cura di G. Mondardini, Cagliari, 1997;Il bisso marino. Fili d'oro dal fondo del mare, catalogo della mostra di Basilea (19 marzo-27 giugno 2004);A. Caoci, Le tessitrici di Isili. Pratiche ed estetiche, Cagliari, 2005.

Lesen Sie alles Lesen Sie alles La produzione tessile tradizionale in Sardegna è strettamente connessa a quelle che, nei secoli, sono state le principali attività produttive: l'allevamento e l'agricoltura. Le fonti storiche documentano, dall'età romana in poi, l'esistenza di una notevole attività tessile diffusa su tutto il territorio e soprattutto le fonti ottocentesche danno conto di una produzione radicata e diffusa a livello familiare, anche se non mancavano donne "specializzate" nell'una o nell'altra delle lavorazioni.I filati sono di origine animale - lana ovina e caprina, seta, bisso - o vegetale: lino, canapa, cotone. Per la colorazione si utilizzavano in origine piante locali. I telai erano di tipo orizzontale o di tipo verticale. Le tecniche sono varie, come pure la tipologia dei manufatti e dei motivi ornamentali, legati alla tradizione locale.Importanti raccolte di tessuti d'epoca fanno parte delle collezioni di numerose istituzioni pubbliche che le espongono in occasione di mostre temporanee. Sono esposte stabilmente le collezioni di alcuni Musei.BibliografiaG. U. Arata-G. Biasi, Arte sarda, Milano, 1935; A. Imeroni, Piccole industrie sarde, Milano-Roma, 1928;Il Museo Sanna di Sassari, Milano, 1986;Il Museo Etnografico di Nuoro, a cura di P. Piquereddu, Sassari, 1987;P. Loddo, Arte tessile in Sardegna. Simboli e ornati, Sassari, 1987;L. Degioannis, "I tessuti e i ricami", in Pinacoteca Nazionale di Cagliari. Catalogo, II, Cagliari, 1990;G. Carta Mantiglia-A. Tavera , La seta in Sardegna, Nuoro, 1992;L. Degioannis, La tessitura tradizionale in Sardegna, Oristano, 1993;S. Masala, Nule. Aspetti di vita e cultura popolare, Nule, 1993;G. Carta Mantiglia "La produzione del bisso marino", in Pesca e pescatori in Sardegna. Mestieri del mare e delle acque interne, a cura di G. Mondardini, Cagliari, 1997;Il bisso marino. Fili d'oro dal fondo del mare, catalogo della mostra di Basilea (19 marzo-27 giugno 2004);A. Caoci, Le tessitrici di Isili. Pratiche ed estetiche, Cagliari, 2005.

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